Ne abbiamo parlato diverse volte, ma che cosa si intende esattamente per comunità di pratica?
Una comunità di pratica consiste in un gruppo di persone che condividono una passione, un interesse o una professione e che interagiscono regolarmente per migliorare le loro conoscenze e competenze in quel determinato campo. Le comunità di pratica si formano spontaneamente quando individui con obiettivi comuni si trovano a condividere esperienze e risorse, apprendendo gli uni dagli altri.
L’espressione è stata coniata da Etienne Wenger, secondo cui:
“Le comunità di pratica sono gruppi di persone che condividono un interesse, dei problemi o una passione per un argomento e che approfondiscono le proprie conoscenze e abilità interagendo ed evolvendo insieme” (Wenger, 1998).
Le caratteristiche principali di una comunità di pratica sono:
- Il dominio, ossia un argomento, un interesse o una passione che accomuna i membri di una collettività;
- La comunità, che nasce dalle relazioni che intercorrono tra i membri della stessa;
- La pratica, cioè le risorse e le competenze che i membri della comunità mettono a disposizione e condividono nel corso del tempo.
Inoltre, ha diversi vantaggi, tra cui la possibilità di apprendere il più possibile dagli altri e sfruttare quelle stesse competenze per favorire l’innovazione.
Nell’ambito del progetto Eco, la comunità di pratica a Chiampo e a Senigallia ha come scopo la sensibilizzazione della cittadinanza su temi rilevanti come la biodiversità e la sostenibilità ambientale, e infine quello di apprendere insieme come salvaguardare il proprio territorio e come destinarlo a favore di tutta la comunità.
Lo scorso Ottobre si è tenuto a Chiampo il momento della restituzione della comunità di pratica, durante il quale sono state raccolte e restituite le idee emerse durante gli incontri precedenti in merito alla destinazione e all’utilizzo del terreno target del progetto, nella località di Colle Cimatico.